Approvata l’8 ottobre 2015 la legge antiusura è uno strumento per aiutare le famiglie e gli imprenditori in difficoltà e contrastare allo stesso tempo le organizzazioni criminali infiltrate nel tessuto economico del territorio.
La Regione ha stanziato 4,8 milioni di euro per finanziare una serie di interventi a favore delle vittime dell’usura nei prossimi due anni. Le legge mette in campo una serie di nuovi strumenti e si rivolge anche all’imprenditorialità straniera che investe nel Lazio.
Consiglio Regionale del Lazio – – Dettaglio: Approvata all’unanimità la legge contro usura e sovraindebitamento
- contributi per la costituzione di parte civile;
- misure di sostegno nei casi di sovraindebitamento e per la prevenzione dell’usura (fino a 50mila euro da restituire in dieci anni);
- indennizzi per il sostegno delle vittime (da un minimo di 5mila a un massimo di 20mila euro);
- misure per favorire la competitività e l’inclusione finanziaria (fino a 25mila euro di dotazione con fondi di garanzia dei Confidi);
- misure per l’assistenza, la tutela e il sostegno psicologico delle vittime;
- contributi a favore degli enti impegnati nella lotta all’usura.
La nuova legge prevede che destinatari degli interventi saranno i consorzi e le cooperative di garanzia collettiva dei fidi (Confidi), le fondazioni e le associazioni riconosciute per la prevenzione del fenomeno dell’usura, gli enti iscritti nell’elenco provinciale delle associazioni e delle fondazioni antiracket e antiusura, gli enti locali, anche in forma associata, che promuovono attività di assistenza e informazione insieme agli altri destinatari degli interventi. Tutti questi però dovranno essere iscritti all’elenco regionale dei Confidi, delle associazioni e delle fondazioni antiusura istituito con la stessa legge all’articolo 12. I beneficiari degli interventi saranno ovviamente le persone fisiche e le piccole e medie imprese (ad eccezione di quelle che praticano il gioco d’azzardo) vittime o potenziali vittime del reato di usura, purché residenti e operanti nel territorio regionale. Esclusi dai benefici coloro che siano sottoposti a procedimento penale o abbiano subìto condanne per il reato di usura, anche solo tentato.